Nell’ultimo trimestre del 2024 sono state aperte 94.144 nuove partite Iva, con una flessione del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
La distribuzione per natura giuridica mostra che circa il 56% delle nuove aperture di partite Iva è stato operato da persone fisiche, il 34,2% da società di capitali, il 4,0% da società di persone; la quota dei “non residenti” (essenzialmente costituiti da società di commercio on-line) e quella delle “altre forme giuridiche”, rappresentano complessivamente il 5,8% del totale delle nuove aperture. Rispetto al quarto trimestre del 2023, le persone fisiche calano del 10%, le società di persone dello 0,3%, mentre le società di capitali aumentano del 6,3%. Da notare il forte aumento di avviamenti da parte di soggetti non residenti (+36,6%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 46,8% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,0% al Centro e il 30,8% al Sud e nelle Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia che gli incrementi maggiori si sono registrati in Toscana (+2,5%) e Lombardia (+1,4%); tra i territori in flessione, emergono la Valle d’Aosta (-15,5%), la Basilicata (-13,7%) e la Puglia (-11,8%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra come di consueto il maggior numero di avviamenti di partite Iva, con il 21,6% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,4% e dalle costruzioni (11,4%). Tra i dieci settori principali, che fanno registrare nel complesso circa l’85% dei nuovi avviamenti nel trimestre, le variazioni più significative rispetto all’ultimo trimestre del 2023 riguardano il settore dell’agricoltura (-19,4%), il settore delle attività finanziarie (+16,7%), le altre attività di servizi (+9,6%), il settore della sanità (-7,9%), il settore delle attività professionali (-6,5%) e il settore del commercio (+4,5%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra la consueta prevalenza della quota maschile, pari al 63%. Il 46,2% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 31,2% da soggetti appartenenti alla fascia d’età dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano cali di aperture: dal -11,2% della classe dai 36 ai 50 anni al -7,8% di quella da 51 a 65 anni. Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che circa il 26% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero, con una lieve flessione (-3,1%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Nel periodo in esame 32.397 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 34,4% del totale delle nuove aperture, con una flessione dell’8,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel quarto trimestre del 2024, le nuove partite Iva aperte nel settore delle lotterie, scommesse, case da gioco sono state in totale 130. Nello specifico ne sono state aperte 35 a dicembre (invariate rispetto allo stesso mese del 2023), 52 a novembre (+23,81% rispetto allo stesso mese del 2023) e 43 a ottobre (-10,42% rispetto allo stesso mese del 2023).
Nel corso del 2024 sono state aperte 498.361 nuove partite Iva, con un incremento dell’1,3% rispetto al 2023.
Rispetto al 2023, l’incremento degli avviamenti ha riguardato soprattutto i “non residenti e le altre forme giuridiche” (+14,3%), le società di capitali (+8,6%) e le società di persone (+4,6%), mentre si regista una diminuzione degli avviamenti per le persone fisiche (-2,0%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il confronto con l’anno precedente evidenzia che circa la metà delle Regioni fa registrare un aumento degli avviamenti: i più consistenti, in termini percentuali, sono stati registrati in Basilicata (+6,5%), Lazio (+5,4%) e Toscana (+4,1%). Tra i territori in cui invece si registra un calo delle nuove aperture rispetto al 2023 emerge la Valle d’Aosta (-12,2%), seguita dal Molise (-7,2%) e dalla Calabria (-4,0%).
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il settore del commercio ha fatto registrare il maggior numero di nuove aperture di partite Iva nel 2024 (18,5%), seguito dalle attività professionali (17,1%) e dalle costruzioni (10,3%). Tra i primi dieci settori, che fanno registrare nel complesso circa l’86% dei nuovi avviamenti, le variazioni più significative riguardano il settore dei servizi residuali (+6,9%), il settore delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+3,5%), le attività artistiche e di intrattenimento (+3,4%), le attività professionali (-3,3%), il settore delle attività di noleggio e servizi di supporto alle imprese (+3,1%) e il commercio (+2,7%).
Nel 2024, 233.511 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 46,9% del totale delle nuove aperture di partite Iva, con una lieve flessione rispetto al 2023 (-2,2%).
Nel totale nel 2024 sono state aperte 590 nuove partite Iva nel settore delle lotterie, scommesse, case da gioco (+1,03% rispetto al 2023). Qui il dettaglio di tutti i mesi: 57 a gennaio, 46 a febbraio, 53 a marzo, 47 ad aprile, 69 a maggio, 60 a giugno, 52 a luglio, 14 ad agosto, 62 a settembre, 43 a ottobre, 52 a novembre e 35 a dicembre. cdn/AGIMEG